Riflessioni
Riflessioni innescate da pandemia e nuovi sistemi di potere.
11 SETTEMBRE e Torri Gemelle: il FILM-VERITA’ sul PASSATO che PUO’ APRIRE GLI OCCHI sul PRESENTE”
“Quando si descrivono i fatti dell’11 settembre e l’attacco alle Torri Gemelle, spesso si fa riferimento alla cosiddetta VERSIONE UFFICIALE. Ma non è detto che la VERSIONE UFFICIALE debba collimare con ciò che è avvenuto realmente l’11 settembre 2001”: questo il succo del film-verità sull’attentato alle Torri Gemelle “La nuova Pearl Harbour” firmato dal giornalista Massimo Mazzucco ma frutto della RICOSTRUZIONE di migliaia di ESPERTI INDIPENDENTI di tutto il mondo che, collegati tramite internet e coordinati da una commissione internazionale di 20 membri (fra i quali gli italiani Mazzucco e Giulietto Chiesa) hanno raccolto negli anni tutte le prove e le testimonianze che rendono poco credibile la VERSIONE UFFICIALE.
Sulla base di questa RICOSTRUZIONE, Mazzucco ha girato nel 2013 il thriller più coinvolgente della storia del cinema basato su una storia vera che oggi torna ad essere di estrema attualità.
Perché oggi, di fronte alla dubbia credibilità delle informazioni fornite sulla pandemia, sulla guerra Russia-Ucraina, sulla crisi energetica, ci sono più cittadini consapevoli di quanto la visione della realtà possa essere manipolata dal Potere tramite i media: e, perciò, desiderosi di leggerla non solo dall’angolazione del “pensiero unico”. E questo filmato è uno dei capisaldi delle DIVERSE NARRAZIONI: fondamentale per capire come verificare molte VERSIONI UFFICIALI; indispensabile per approfondire il ruolo degli americani – tradizionalmente tratteggiati come i difensori della libertà e dei diritti umani – nell’attacco di Pearl Harbour, nella distruzione delle Torri Gemelle e, oggi, nel conflitto russo-ucraino; per constatare come organizzazioni quali NATO, ONU, OMS possano condizionare le democrazie occidentali.
Un filmato, dunque, più che mai utile e attuale per chi ha il coraggio di coltivare l’insegnamento cartesiano “l’unica certezza è il dubbio” e per chi crede nel vero METODO scientifico-investigativo basato sul CONFRONTO di dati correttamente acquisiti senza conflitti di interesse. Attenzione, però: il film dura 5 ore proprio per fornire una RICOSTRUZIONE INATTACCABILE dei fatti che – attraverso le 50 domande contenute nel film – contesta tutte le affermazioni dei cosiddetti “debunkers” o “esperti ufficiali” che hanno etichettato come “fake news” e “tesi complottiste” quelle che si discostano dalla “VERSIONE UFFICIALE dell’11 settembre”. Perciò è un film da vedere come una sorta di “serie Netflix” seguendo l’indice testuale riportato qui di seguito che lo ha diviso in 11 episodi da circa 20-30 minuti ciascuno: proprio per renderne modulabile la visione come una “serie” televisiva.
Non solo: questo indice-legenda (che indica a quale minuto parte e finisce ogni puntata) riassume in poche righe i temi affrontati in ogni episodio affinché ciascuno – scoprendo in anteprima la gravità e l’importanza del contenuto – sia stimolato ad approfondirlo.
Scarica l’INDICE / ANTEPRIMA delle 11 puntate del video.
“Ascoltatemi. Devo dirvi alcune cose molto importanti.”
Marco Zuccaro è un giovane poco più che trentenne che ha una ricchissima produzione di post su Facebook di tipo riflessivo e informativo ( anche arricchiti da link che rimandano a documentazioni scientifiche), la maggior parte dei anziché ricalcare il formato sintetico tipico dei social, sono piccoli saggi. Come quello che invita a riflettere su quanto sta accadendo e sulle “divisioni sociali calate dall’alto, in maniera strumentale (questo voler imporci di distinguere a tutti i costi tra un “noi” e “gli altri”); e sulla memoria, sulla necessità di ricordare tutto questo”.
L’ho riportato qui non solo perché vale la pena di leggerlo, ma anche per conoscere Marco e la sua ricca produzione su Facebook che offre altri spunti di riflessione e informazione non allineate al pensiero unico dominante .
“Narrazione dell’Immane e notte della ragione: considerazioni sulla pandemia e sul domani”
Questo è il titolo di un breve ma intenso saggio sulla narrazione della pandemia, scritto dal professore Sergio Porta, Direttore della Urban Design Studies Unit e co-Direttore della Strathclyde Research centre of Urban Policy and Technology alla University of Strathclyde di Glasgow, Regno Unito.